Daniele Scaglioni - Centro UNESCO Bologna

Nella piazza di San Petronio

Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,
e il colle sopra bianco di neve ride.

È l'ora soave che il sol morituro saluta
le torri e 'l tempio, divo Petronio, tuo;

le torri i cui merli tant'ala di secolo lambe,
e del solenne tempio la solitaria cima.

Il cielo in freddo fulgore adamàntino brilla;
e l'aër come velo d'argento giace

su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli
che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.

Su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando
con un sorriso languido di vïola,

che ne la bigia pietra nel fosco vermiglio mattone
par che risvegli l'anima de i secoli,

e un desio mesto pe'l rigido aëre sveglia
di rossi maggi, di calde aulenti sere,

quando le donne gentili danzavano in piazza
e co' i re vinti i consoli tornavano.

Tale la musa ride fuggente al verso in cui trema
un desiderio vano de la bellezza antica.
Giosuè Carducci
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Daniele Scaglioni

Le attività > 2020
Daniele Scaglioni è nato a Montagnana di Serramazzoni (Modena) il 22 settembre 1949.
L'evoluzione della sua arte si delinea lungo il travaglio della sua esistenza, votata alla lotta per una sopravvivenza umana dignitosa: infatti la sua prorompente vitalità è castigata e costretta dall'impossibilità di muovere liberamente gli arti.
A soli sei anni Daniele si vede allontanato dall'amore dei suoi cari che, non potendo garantirgli l'aiuto materiale di cui abbisogna, sono costretti, per il suo bene, ad affidarlo alle cure estranee di un istituto specializzato: è per Daniele la prima discriminazione, cui seguiranno interminabili disperati momenti di solitudine e di angoscia.
La sua adolescenza si illumina di speranza quando i suoi pensieri si concretizzano in una forma figurativa faticosamente abbozzata dal pennello tenuto tra le labbra, ma che già prelude l'innata sua creatività. Da incontri con altri artisti, sia in Italia che all'estero, nascono interessanti dibattiti, dai quali emerge sempre più chiara la personalità, sia pittorica che umana, di Daniele Scaglioni.
Nascono così opere di singolare eloquenza e di profondo impatto sociale, che portano alla luce quelle realtà nascoste che spesso la coscienza collettiva tende ad ignorare, se non a rimuovere addirittura dai propri pensieri, tranne che nei momenti di pietà televisiva. A tale proposito, Giancarlo Fusco ha scritto: "Ero venuto per pietà, ma questo dipinge davvero. Le sue disgrazie sono fatti suoi, a me interessa la sua pittura."
Per una più esauriente biografia di Daniele Scaglioni si rimanda alla biografia scritta da Giuseppe Caprara nel 1977: "Una notte io sono nato".
Testi tratti dal sito www.danielescaglioni.it
Centro per l' U.N.E.S.C.O. di Bologna
Via Galliera 4  40121 Bologna
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